Che la si sbandieri ai quattro venti, in questi ultimi anni, è davvero sotto gli occhi di tutti. La meritocrazia. Ma cos'é la meritocrazia secondo questo governo? Cos'è, invece, realmente? Ebbene, esiste un articolo davvero illuminante che risponde in modo esaustivo a queste domande e lo fa con l'acume e l'accortezza di chi CONOSCE. E infatti l'autore dell'articolo mette in luce anche l'aspetto di SUPERFICIALITA' che i rappresentanti del governo (o chi per essi) hanno nell'atto di spiegare alla gente i termini della meritocrazia. E qui casca l'asino! Se si va ad analizzare il significato di meritocrazia secondo la propaganda, si scopre che quello stesso significato non solo è riportato in maniera distorta, ma viene espresso anche in modo elementare, banale, superficiale. Le nuove generazioni che il governo vuole ottenere (la scelta del verbo non è casuale) sono proprio quelle che non riuscirebbero mai a individuare le banalità del governo, sono quelle che, allevate a pane, reality e militarismo, prenderebbero per buona qualsiasi mediocrità propagandata.
Così l'autore di quell'articolo rimarca la sufficienza interpretativa di tale Roger Abravanel, collaboratore del ministro Gelmini, il quale ha scritto anche un libro sulla meritocrazia. L'autore dell'articolo prende in analisi le parole di Abravanel e dimostra quanta superficialità ci sia nella propaganda di regime che utilizza la parola 'meritocrazia' soltanto per avanzare un progetto meramente e squallidamente economico.
Questa è una premessa, l'articolo si trova QUI
PS. Roger Abravanel è colui che sostiene che se la scuola italiana non funziona, non è colpa dei tagli alle risorse, della sparizione delle materie, dell'ammanco dei laboratori e di tutto il resto, ma è colpa dei docenti, dai quali bisogna quasi prendere le distanze.
Così l'autore di quell'articolo rimarca la sufficienza interpretativa di tale Roger Abravanel, collaboratore del ministro Gelmini, il quale ha scritto anche un libro sulla meritocrazia. L'autore dell'articolo prende in analisi le parole di Abravanel e dimostra quanta superficialità ci sia nella propaganda di regime che utilizza la parola 'meritocrazia' soltanto per avanzare un progetto meramente e squallidamente economico.
Questa è una premessa, l'articolo si trova QUI
PS. Roger Abravanel è colui che sostiene che se la scuola italiana non funziona, non è colpa dei tagli alle risorse, della sparizione delle materie, dell'ammanco dei laboratori e di tutto il resto, ma è colpa dei docenti, dai quali bisogna quasi prendere le distanze.
2 commenti:
Sempre più spesso sentiamo parlare di meritocrazia, anche se è più un ritornello che un reale progetto, ma condivido solo in parte poiché un concetto veramente doc dovrebbe includere la stupidocrazia, premiare il merito.. ma anche penalizzare gli imbecilli... montemesolaonline.it/Lettera_Aperta_direttori-stupidi.htm
Coro Cosimo, la verità è che una società libera e giusta non dovrebbe MAI ragionare in maniera militare. Punizioni e premi fanno parte delle logiche gerarchiche e fasciste, e hanno solo fatto danni. La Storia parla, e anche l'antropologia. Ragionare per premi e punizioni significa infilarsi in un vortice infinito di ingiustizie da cui è difficile uscirne (e persino, alla lunga, capirne la disumanità intrinseca).
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