La proposta anarchica è una proposta di rivoluzione che se applicata andrebbe a modificare sostanzialmente l'esistente, eliminando qualsiasi forma di autorità, potere, istituzione, privilegio, sfruttamento. È quindi facilmente intuibile come tale proposta sia sempre stata ostacolata da ogni Potere mediante la repressione diretta e con la distorsione del messaggio antiautoritario.
Quindi prima di andare avanti, per cercare di definire e meglio comprendere cosa sono e cosa propongono gli anarchici, conviene da subito chiarire cosa non è l'anarchia e cosa non sono gli anarchici.
"L'anarchia è caos invivibile"
Questa affermazione lascia intendere che una società anarchica sarebbe una società senza regole, dove ognuno tenterebbe di uccidere, rapinare, stuprare l'altro. Niente di più falso: l'anarchia è sostanzialmente un messaggio di cooperazione con l'altro, basato però non sulla paura e sul ricatto dato dalla Legge, ma sulla responsabilità degli accordi liberamente presi. Tra l'altro, il mutato tessuto sociale, nella maniera che cercheremo più avanti di analizzare, modificherebbe sostanzialmente i rapporti umani in maniera tale che essi verrebbero ridefiniti e di conseguenza
ridotti anche i rapporti conflittuali.
"L'anarchia sarebbe bella ma non è possibile"
Presupponendo che l'essere umano sia fondamentalmente incapace di autorganizzarsi o autogovernarsi e che quindi abbia naturalmente bisogno di qualcuno che lo comandi, che lo indirizzi e scelga per lui. L'affermazione è falsa perché parte da presupposti falsi, ovvero che l'essere umano abbia solo istinti innati o naturali... L'essere umano, invece, è soprattutto il risultato della società in cui cresce: se cresce in un ambiente autoritario sarà per lui "naturale" muoversi su ordine, e a sua volta dispensarne; se cresce tra relazioni paritarie e responsabilizzanti sarà poi in grado di autoregolarsi, senza la necessità di capi.
"L'anarchia è disorganizzazione"
Facendo intendere che sarebbe impossibile poi sopravvivere in un tale stato primordiale. Niente di più falso. L'anarchia è super organizzazione (dei beni, delle risorse, degli spazi, etc.), proprio perché non delega ad un ente questa funzione, ma implica l'assunzione di responsabilità individuali. Quindi non c'è nulla di più organizzato che la proposta anarchica in quanto tale. Si tratta solo di adottare una diversa modalità organizzativa (non autoritaria, autogestionaria), non di eliminarla.
"Gli anarchici sono violenti"
Gli anarchici in quanto tali ripudiano la violenza studiata ed applicata nei confronti di altri esseri senzienti; come quella sistematicamente perpetrata dal Dominio nei secoli attraverso il carcere, la tortura, l'omicidio. La violenza che possono a volte applicare si esprime solo sotto forma di autodifesa degli spazi di libertà attaccati dal Potere.
"Gli anarchici sono terroristi"
Questa considerazione, che fa il paio con la prima, mira tendenziosamente a scambiare la vittima con il carnefice: casomai è vero che gli anarchici sono a volte terrorizzati dall'attuale stato delle cose. Quando storicamente hanno fatto uso di mezzi o modi conflittuali l'hanno sempre fatto per cercare di difendersi da un sistema sociale particolarmente violento od oppressivo.
Fonte: acomeanarchia (pdf)
Leggi come abbiamo vissuto per 5000 anni in anarchia (capitolo censurato dai libri di Storia ufficiali) CLICCA QUI
Immagine: una copertina di A-rivista dedicata a un dossier su Fabrizio De Andrè, iscritto al circolo anarchico di Carrara.
Quindi prima di andare avanti, per cercare di definire e meglio comprendere cosa sono e cosa propongono gli anarchici, conviene da subito chiarire cosa non è l'anarchia e cosa non sono gli anarchici.
"L'anarchia è caos invivibile"
Questa affermazione lascia intendere che una società anarchica sarebbe una società senza regole, dove ognuno tenterebbe di uccidere, rapinare, stuprare l'altro. Niente di più falso: l'anarchia è sostanzialmente un messaggio di cooperazione con l'altro, basato però non sulla paura e sul ricatto dato dalla Legge, ma sulla responsabilità degli accordi liberamente presi. Tra l'altro, il mutato tessuto sociale, nella maniera che cercheremo più avanti di analizzare, modificherebbe sostanzialmente i rapporti umani in maniera tale che essi verrebbero ridefiniti e di conseguenza
ridotti anche i rapporti conflittuali.
"L'anarchia sarebbe bella ma non è possibile"
Presupponendo che l'essere umano sia fondamentalmente incapace di autorganizzarsi o autogovernarsi e che quindi abbia naturalmente bisogno di qualcuno che lo comandi, che lo indirizzi e scelga per lui. L'affermazione è falsa perché parte da presupposti falsi, ovvero che l'essere umano abbia solo istinti innati o naturali... L'essere umano, invece, è soprattutto il risultato della società in cui cresce: se cresce in un ambiente autoritario sarà per lui "naturale" muoversi su ordine, e a sua volta dispensarne; se cresce tra relazioni paritarie e responsabilizzanti sarà poi in grado di autoregolarsi, senza la necessità di capi.
"L'anarchia è disorganizzazione"
Facendo intendere che sarebbe impossibile poi sopravvivere in un tale stato primordiale. Niente di più falso. L'anarchia è super organizzazione (dei beni, delle risorse, degli spazi, etc.), proprio perché non delega ad un ente questa funzione, ma implica l'assunzione di responsabilità individuali. Quindi non c'è nulla di più organizzato che la proposta anarchica in quanto tale. Si tratta solo di adottare una diversa modalità organizzativa (non autoritaria, autogestionaria), non di eliminarla.
"Gli anarchici sono violenti"
Gli anarchici in quanto tali ripudiano la violenza studiata ed applicata nei confronti di altri esseri senzienti; come quella sistematicamente perpetrata dal Dominio nei secoli attraverso il carcere, la tortura, l'omicidio. La violenza che possono a volte applicare si esprime solo sotto forma di autodifesa degli spazi di libertà attaccati dal Potere.
"Gli anarchici sono terroristi"
Questa considerazione, che fa il paio con la prima, mira tendenziosamente a scambiare la vittima con il carnefice: casomai è vero che gli anarchici sono a volte terrorizzati dall'attuale stato delle cose. Quando storicamente hanno fatto uso di mezzi o modi conflittuali l'hanno sempre fatto per cercare di difendersi da un sistema sociale particolarmente violento od oppressivo.
Fonte: acomeanarchia (pdf)
Leggi come abbiamo vissuto per 5000 anni in anarchia (capitolo censurato dai libri di Storia ufficiali) CLICCA QUI
Immagine: una copertina di A-rivista dedicata a un dossier su Fabrizio De Andrè, iscritto al circolo anarchico di Carrara.
8 commenti:
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro?
No... è fondata sul lucro che nessuno lavora gratis... mi hanno sempre ripetuto.
L'Italia è una Repubblica Democratica?
No... qui c'è la dittatura partitocratica !!!
Perche?
Perchè solo nelle dittature non c'è rimpasto della classe politica...
in considerazione al post precedente di Giulio Tosca
l' Italia è una nazione, uno spazio artificiale contenente insiemi numerici frutto di dinamiche di lotta, tra i poteri forti e le loro vittime;
e questo artificio non nasce da esigenze degli individui compresi nell' insieme,
ma solo dall' esigenza di gestire l'insieme.
inoltre è importante considerare che:
non è l'impossibilita di delegare qualcuno di desiderato ad avere potere
che annulla la possibilità di vivere in un "sistema migliore"
sono i presupposti culturali di una civiltà che legittimano il sistema a rendere lo status quo forte e fragile come un diamante,
se sfruttamento e sopraffazione sono alla base della cultura che legittima il sistema gerarchico basato sul possesso,
nulla di positivo nascerà mai dal sistema figlio della civiltà, che diventa madre nell'avvicendarsi degli eventi
a prescindere dal teorico sistema,
nel delegare la volontà smetti di avere una diretta interazione e dai fiducia ad una persona che si spende per te in un sistema di interazioni, che non dipendono solo dal delegato, ma che derivano da modelli culturali... magari malsani ed egoistici
quindi il problema non sta nel rimpasto,
ma nella perdita di ogni possibilità di miglioramento
che determinano gli insiemi preformati che troviamo in funzione già da quando nasciamo,
il problema ha solo due facce: gerarchia e proprietà
in generale quasi tutte le culture umane, hanno devastato l'animo umano, costringendolo in un anon vita dissociata,
abbrutendolo fino al punto di fargli cedere la libertà in nome della libertà
per il sapere e contro la cultura!
sulud y anarquia
giorgio
http://anarchiagene.blogspot.com/
Se volete, visitate il mio blog prima di cancellare il lik. Propongo un gemellaggio
Condivido il concetto di anarchia che potrà svilupparsi solo dopo esserci liberati del lavoro e del denaro...paradism.org
Intanto sostenete la petizione su Avaaz
Ciao
http://www.avaaz.org/it/petition/Liberarci_del_lavoro_e_del_denaro/?techpab
Avete tutti perfettamente ragione...
lunga vita alla FAI !
Viva l'anarchia e chi ci crede!
Salve a tutti. Ho scoperto solo oggi l'esistenza di questo splendido blog. Il mio nome è Marco. Da anni sono affascinato dalla cultura anarchica è fino ad oggi mi sono sempre sentito solo perché nessuno che conosco ha mai capito la mia fede. Sono davvero Felice di trovare persone che come me condividono la scelta di essere liberi e di rifiutare di essere soggiogati dalle catene dello stato.
" 3+4=7 ;7x3=21 viva l'anarchia e Giordano Bruno"
Finalmente ho trovato un blog dove ritrovo il mio pensiero !
Il pensiero anarchico è razionale e si consolida nel suo umanesimo quando ciascun uomo non accetta quello che priva se stessi di essere liberi con gli altri. Quando qualcno si sente libero sta germogliando in lui umanità. Ciao!
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