martedì 27 aprile 2010

Protestare contro i sindacati, non contro il governo

Quello che sta avvenendo in Italia è sotto gli occhi di tutti, non c'è neppure bisogno di fare un'analisi ed è una pessima situazione. Lo hanno capito anche all'estero, da tempo.
Una volta erano i lavoratori a sostenere i sindacati, a difenderli, poiché i sindacati nascono dai lavoratori e per i lavoratori. Oggi i sindacati non tutelano che se stessi. Quelle ormai rare forme di pseudo-lotta sindacale servono da vile maschera, sono piuttosto un 'bla bla' di facciata. E' evidente che uno scioperello di 8 ore non risolve un bel niente. Di fatto il Paese sta affondando, complici anche i sindacati venduti.
Le forme di protesta dei cittadini sono state le più varie, ma totalmente ignorate da un governo sanguisuga e fascista, aggrappato alle poltrone come mai si era visto prima.
Non mi chiedo più come andrà a finire in questa Italia, perché siamo già dentro il baratro, ma mi domando se non sia il caso di protestare contro i sindacati, anziché (vanamente) contro il governo. Dovremmo obbligare i sindacati a prendere una posizione precisa: con noi o contro di noi, non possono esistere mezze misure, soprattutto in questi tempi funesti. E' ora che i sindacati mostrino il loro vero volto. Niente grigi: o di qua o di là! Ma finché non protesteremo contro di loro, non avremo mai nessuna risposta. Dobbiamo prenderli per il bavero e domandare loro: allora, che intenzioni avete? Ce lo organizzate uno sciopero generale di una settimana, stile anni '70? O dobbiamo strappare tutti la tessera?

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